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La musica come ponte verso te stesso

Non siamo nati in un'aula universitaria. La nostra storia inizia in uno studio di registrazione a Torino, dove qualcuno ha notato una cosa strana: i musicisti che lavoravano sulla consapevolezza emotiva suonavano diversamente. Non tecnicamente meglio. Diversamente.

Era il 2019. Lavoravamo con chitarristi che non riuscivano più a suonare dopo anni di tournée, cantanti che avevano perso la connessione con la propria voce. Invece di focalizzarci solo sulla tecnica, abbiamo iniziato a esplorare cosa succedeva dentro di loro mentre suonavano.

E così è nato sarolynteva. Da quella curiosità.

Studio musicale con strumenti e atmosfera creativa

Come siamo arrivati qui

Persona che esplora la connessione emotiva attraverso la musica
2024
2026

Il primo esperimento

Ricordo ancora Luca, un pianista di 34 anni che non riusciva più a improvvisare. Tecnicamente perfetto, emotivamente bloccato. Gli abbiamo proposto un esercizio assurdo: suonare bendato per quindici minuti al giorno, concentrandosi solo sulle sensazioni fisiche.

Tre settimane dopo, è tornato con registrazioni che nemmeno lui riconosceva come sue. Non avevamo fatto magia. Avevamo semplicemente creato uno spazio dove poteva ascoltarsi senza giudicarsi.

"La psicologia musicale non è una disciplina accademica per noi. È quello che succede quando smetti di suonare per impressionare e inizi a suonare per capire."

Quello che facciamo davvero

sarolynteva non è una scuola di musica tradizionale. E non è nemmeno terapia nel senso clinico. Lavoriamo in quello spazio intermedio dove la pratica musicale incontra la consapevolezza emotiva.

I nostri percorsi sono strutturati ma flessibili. Partiamo sempre da dove sei tu, non da dove pensiamo dovresti essere. Alcuni dei nostri partecipanti sono musicisti professionisti che cercano una connessione più profonda con il loro strumento. Altri non hanno mai toccato una tastiera in vita loro ma sentono che la musica potrebbe aiutarli a capire qualcosa di sé.

Lavoriamo con piccoli gruppi, massimo otto persone, perché questo non è un corso dove qualcuno parla e tu prendi appunti. È un laboratorio dove si sperimenta insieme.

Il nostro approccio (quello vero)

Non promettiamo trasformazioni miracolose. La verità? Alcune persone trovano esattamente quello che cercavano. Altre scoprono cose che non si aspettavano. E qualcuno decide che non fa per loro, ed è perfettamente normale.

Quello che possiamo garantire è un ambiente dove sperimentare senza pressione. Dove nessuno ti giudica se suoni una nota sbagliata o se hai bisogno di fermarti perché un esercizio ha fatto emergere emozioni inaspettate.

I nostri programmi partono da luglio 2026, con sessioni di gruppo che si svolgono due volte a settimana per tre mesi. Non è un impegno leggero, ma nemmeno qualcosa che ti consuma la vita.

Chi siamo noi

Due persone che hanno passato anni a esplorare il confine tra suono e psiche. Non abbiamo tutte le risposte, ma facciamo le domande giuste.

Membro del team sarolynteva specializzato in psicologia musicale

Davide Rosenberg

Fondatore e Facilitatore

Ho iniziato come sound engineer, poi sono finito a studiare neuroscienze cognitive perché volevo capire perché certe progressioni di accordi mi facevano venire i brividi. Oggi lavoro con musicisti e non-musicisti per esplorare il territorio emotivo attraverso il suono.

Professionista del team sarolynteva esperto in sviluppo personale tramite musica

Elias Moreau

Co-fondatore e Ricercatore

La mia formazione è in psicologia clinica, ma ho sempre suonato. A un certo punto ho capito che le due cose non dovevano restare separate. Ora progetto gli esercizi e i protocolli che usiamo nei nostri laboratori, cercando di mantenere un equilibrio tra rigore e spontaneità.

Esplorazione pratica della consapevolezza attraverso elementi sonori

Ascolto attivo

Non si tratta solo di sentire le note. È imparare a riconoscere come il tuo corpo risponde a diversi suoni, ritmi, silenzi. È più difficile di quanto sembri, e anche più interessante.

Tecniche di improvvisazione per l'espressione emotiva autentica

Improvvisazione guidata

Diamo una struttura minima e poi vediamo cosa succede. Alcune delle scoperte più significative arrivano quando smetti di controllare e lasci che le tue mani vadano dove vogliono.

Riflessione e integrazione delle esperienze sonore nel percorso personale

Integrazione riflessiva

Dopo ogni sessione pratica, ci fermiamo a parlare. Non analisi forzate, ma spazio per condividere se qualcosa è emerso. A volte le connessioni più profonde arrivano giorni dopo.

Vuoi saperne di più?

Se questa cosa ti incuriosisce, parliamone. Senza impegno, senza vendite aggressive. Solo una conversazione per capire se potrebbe essere la strada giusta per te.

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